Impegnarsi regolarmente in un’attività fisica non è purtroppo la soluzione definitiva per perdere peso. Oltre[...]
Impegnarsi regolarmente in un’attività fisica non è purtroppo la soluzione definitiva per perdere peso. Oltre a bruciare le calorie, occorre infatti riuscire a controllare quelle che vengono assunte per non a vere un bilancio finale sempre in rosso, cioè la bilancia che segna sempre qualche chilo in più rispetto al peso-forma.
Come riuscirci? Per esempio mettendo in pratica i seguenti 10 trucchi per controllare le calorie nella dieta e seguire una dieta sana ed equilibrata, da combinare poi con lo sport per dimagrire davvero.
Durante la giornata sono tanti i momenti in cui per un motivo o per l’ altro ci troviamo di fronte a dover decidere se cedere o meno alla tentazione di mangiare un dolce, una brioche o un cioccolatino. E allora diventa fondamentale non dire sì ogni volta e, ancor di più, non farlo ogni giorno.
Uno studio pubblicato dal The Journal of clinical endocrinology & metabolism ha rilevato che parlare mentre si mangia aiuta a controllare le calorie. I ricercatori hanno chiesto a un gruppo di persone di consumare una coppa di gelato, verificando che lei più chiacchierone producevano anche una maggior quantità dell’ormone YY, implicato con la riduzione del senso di appetito.
Alcuni cibi sono indiscutibilmente migliori di altri a livello calorico, ma etichettarne alcuni come “permessi” e altri come “vietati” pensando così di controllare le calorie nella dieta non è una mossa vincente. Anzi, decidere di privarsi totalmente di un alimento (come per esempio il cioccolato o un dolce particolare) porta nel tempo a esserne ossessionati, con il rischio anche di mangiare di più in termini assoluti proprio per compensare la mancanza di quel determinato cibo. Bisogna invece inserire di tutto nella dieta, avendo cura di dosare diversamente le quantità e la frequenza con cui vengono assunti gli alimenti più calorici.
Anche se sulla confezione c’è la scritta ”a basso contenuto calorico’‘, non significa che di quel cibo se ne può mangiare quanto se ne vuole. Anche perché questi alimenti sono spesso ad alto contenuto di carboidrati, che si traducono nel sangue in un innalzamento del tasso di glicemia e quindi a un aumento dell’appetito con il conseguente rischio di assumere più calorie del necessario.
Una ricerca condotta in Canada dall’Università di Waterloo ha rilevato una stretta connessione tra autostima e rapporto con il cibo. In particolare, pare che una bassa considerazione di sé e l’abitudine ad avere sensi di colpa favoriscono un’alimentazione sregolata (se non addirittura l’insorgenza di disturbi alimentari), mentre essere più tolleranti con se stessi aiuta ad avere un miglior rapporto con il cibo e a seguire una dieta equilibrata.
Diverse ricerche scientifiche hanno dimostrato che la mancanza di sonno ha effetti devastanti sugli ormoni che regolano l’appetito, portando a preferire i cibi ad alto contenuto calorico e favorendo quindi gli aumenti di peso.
Diversi nutrizionisti consigliano di evitare completamente le bibite “diet”, sia perché possono creare dipendenza sia perché possono indurre indirettamente il cervello a volere più zucchero. Inoltre, è stato verificato che bere una bevanda senza zuccheri può portare ad assumere cibi più ricchi di calorie proprio perché si pensa che si stanno tagliando quelle nel bicchiere. Il consiglio? Concedersi pure una bibita zuccherata il sabato sera con la pizza, preferendo però poi l’acqua a tavola per il resto della settimana.
1.000 calorie assunte con tavolette di cioccolato e 1.000 calorie assicurate da carne, pasta e verdure vengono utilizzate in maniera differente dall’organismo. Non bisogna quindi fare un calcolo matematico di quello che si mangia, perché questo porterebbe a penalizzare alimenti come per esempio il pesce azzurro, che è ricco di calorie ma anche di nutrienti indispensabili soprattutto per chi fa sport. Meglio invece fare attenzione a riempire il piatto in modo da avere ogni pasto un corretto mix di proteine, grassi e carboidrati.
Il nostro corpo può gestire solo una certa quantità di zucchero alla volta e la maggior parte finisce per trasformarsi in adipe (grasso). Come detto sopra, non bisogna demonizzare alcun alimento e questo vale allora anche per i cibi dolci, il cui consumo deve però essere sempre attento e senza eccessi.
Uno studio scientifico ha dimostrato che quando c’è poco contrasto cromatico tra il piatto e la pietanza in esso contenuto si ha la tendenza a servirne addirittura il 30% in più. Mentre altre ricerche hanno appurato che usare piatti più piccoli, che come tali risultano più pieni a parità di porzione, dà l’impressione di mangiare di più favorendo quindi a livello mentale la sensazione di sazietà.
Credits: foto di Andres Ayrton da Pexels
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Spoiler: ne mandiamo poche, ma buone!
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